Monir Ghassem, nata a Roma nei gloriosi anni ’90, figlia di un rifugiato politico iraniano e una parrucchiera di Casalotti (periferia ai limiti del Grande Raccordo Anulare), muove i primi passi nella stand-up comedy in piena pandemia.
Con due lauree in Relazioni Internazionali, entra con mille difficoltà nel complesso e intricato mondo del lavoro, esercitando per lo più la professione di stagista. Proprio tra un tirocinio e l’altro, crescevano la disillusione e la perdita di speranza verso una stabilita economica e nasceva contestualmente l’esigenza di dar voce a tutta la sua frustrazione con un linguaggio comico ed estremamente autoironico. Inizia, quindi, un corso di scrittura creativa all’Associazione Culturale Due gatti di Mauro Fratini e a testare i suoi pezzi sui palchi romani.
Nel 2023 entra nel cast di Comedy Central portando un pezzo sull’Interruzione di gravidanza e, nello stesso anno, partecipa all’evento live in collaborazione tra The Comedy Club e Comedy Central con un pezzo sulla rappresentazione del sesso nei prodotti televisivi italiani. In questi anni, ha avuto l’opportunità di aprire numerosi spettacoli, tra i più importanti: Edoardo Ferrario, Michela Giraud, Luca Ravenna, Francesco De Carlo, Daniele Tinti, Mauro Fratini.
Attualmente, sta girando l’Italia, incastrando la vita lavorativa di giorno e quella da comica di notte, con il suo spettacolo dal titolo: Articolo 1. Quest’ora di monologo cerca di fotografare il passaggio alla vita adulta, dai colloqui, le candidature online infinite, ai contratti terrificanti, la ricerca di un’abitazione, al far capire ai propri genitori questo complicato nuovo mondo del lavoro. Il tutto condito da una grande serenità e lucidità, tipica dei millennials, una generazione confusa e persa in questo frullatore che è la vita dopo i vent’anni.